Si avvicinano le vacanze. E questo significa partite a carte, punch al rum o al mandarino, pennichelle postprandiali, cioccolato caldo con panna e polvere di cacao, maglioni con le renne, calzini con le renne, orrende canzoncine scampanellanti, guance rosse, aria che profuma di legna da ardere, scorze d’arancia, zenzero e cannella (lo so, sembra uno stereotipo ma per me il Natale è davvero così e ogni compromesso con la vita reale, la contemporaneità e il buon gusto è un attentato all’autentico spirito natalizio, che dev’essere fasullo al 100% perché la magia funzioni).
Torniamo alle partite a carte. Il copritavolo verde che sbuca fuori solo a fine dicembre e per tutto il resto dell’anno nessuno sa dove sia. Nonne coi capelli pieni di lacca, zii col pancione oh oh oh, il pacchetto di sigarette sul tavolo, il digestivo a portata di mano e il portamonete pieno di spicci, bambini che strisciano sotto al tavolo riempiendosi di residui di panettone, brillantini e gusci di noce, un gatto ciccione vanamente in cerca di riposo, le cugine piene di sciarpe, appisolati papà con la pipa.
Ogni famiglia ha la sua tradizione: mercante in fiera, torneo di scopa o scopone scientifico, bestia, poker vecchia scuola o poker da tamarri, scala 40, il dilagante burraco. E per chi si esalta ad arrovellarsi i neuroni — mamme ragioniere e vecchie zie laureate su tutti — c’è il Machiavelli, che ora è uscito pure in una versione che piacerà a designer, artisti e imbianchini.
Si chiama Spectrix e al posto dei tradizionali semi ha carte monocromatiche con le quali fare tris o scale.
Per istruzioni più dettagliate (per chi non sa giocare a Machiavelli, altrimenti è facile intuire come si fa) rimando al video qua sotto.