Lee Hyang-gu

Icheon: vasai dal passato

Lee Hyang-gu
Lee Hyang-gu

Ho sempre sostenuto che la nobiltà delle cose create dall’uomo con le mani supera di gran lunga alcuni dei talenti che si esprimono solo a livello concettuale, se proprio devo trovare un’eccezione a questo mio piccolo personalissimo assioma faccio un distinguo per i libri, anch’essi frutto della mani ma solo come mero strumento del pensiero.

Creare, plasmare dal niente o quasi, modificare la materia per ottenere oggetti di uso comune o piccole e grandi opere d’arte è forse la cosa che più ci nobiltà nell’espressione di quella scintilla divina che ognuno di noi ha dentro, non che dio sia parte del processo ma riconoscendo a ognuno di noi una propria eccezionale caratura nei confronti del tempo finito che abbiamo a disposizione nella vita, il creare, ci avvicina, per quanto possibile, a quella dimensione di infinito che i credenti riconoscono nei loro dei.

Lee Hyang-gu al lavoro
Lee Hyang-gu al lavoro

Io che a dio non credo, amo però riconoscere, negli altri, qualcosa di magico, di superiore, frutto non soltanto dell’esperienza e dell’applicazione ma anche di un processo più profondo, meditativo, dove il gesto si assicura l’immortalità nella sicurezza dell’esecuzione, dove quella che comunemente viene definita “l’arte del mestiere” si tramuta in saggezza interiore, sicurezza nel creare e forse anche nel vivere.

La creta, terra di nessun valore fino al momento della sua posa sul tornio è forse una delle maggiori espressioni di questo saper fare, di questo saper creare e rendere nobile un materiale che sporca, scivola, si spezza e rende increduli di fronte al pezzo finito.

All’American Museum of Ceramic Art l’anno scorso — scusate la tempestività personale con cui ne do l’annuncio — si è svolta una mostra per celebrare la magnificenza e la profonda cultura che si cela dietro l’arte della ceramica Icheon in Corea. L’antica arte vasaia ha fatto mostra di se con un totale di 230 oggetti e per la prima volta è stata presentata al pubblico americano.

Il video che celebra la maestria di questi ceramisti lascia senza parole, la musica è sicuramente complice di tanta magia, l’atmosfera di raccoglimento, le creazioni che letteralmente prendono forma dalle mani dei maestri fanno veramente pensare al divino, la scintilla della perfezione si affaccia in ogni momento regalandoci ancora una volta lo stupore per le cose belle delle vita che solo i bambini sanno provare.

Choi In-gyu
Choi In-gyu
Choi In-gyu al lavoro
Choi In-gyu al lavoro
Jo Se-yeon
Jo Se-yeon
Jo Se-yeon al lavoro
Jo Se-yeon al lavoro
Kim Seong-tae
Kim Seong-tae
Kim Seong-tae al lavoro
Kim Seong-tae al lavoro
Yoo Yong-chul
Yoo Yong-chul
Yoo Yong-chul al lavoro
Yoo Yong-chul al lavoro
Eom Gi-hwan
Eom Gi-hwan
Kim Bong-tae
Kim Bong-tae
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