The Happy Reader: rilanciare i classici della letteratura attraverso il loro lato pop

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Nel delirio totale del panorama editoriale attuale — braccia rubate (dai social media, dai social network, dai tablet, dalla tv) alla lettura, libri che non si vendono, crisi del romanzo, monopolio di Amazon vs. scrittori contro Amazon, #unlibroèunlibro, autoproduzione e illusione che esser pubblicati significhi anche esser letti — mentre il rumore di fondo, quello della discussione attorno alla crisi dell’editoria, diventa fracasso (che ruba altro tempo a quello che potrebbe essere dedicato ai libri), gli editori s’affannano a trovare la strategia giusta.

Tra presenzialismo “social”, book-trailer, celebrità di infimo livello che diventano macchine da best-seller e tristissimi gadget, c’è pure chi prova ad andare controcorrente e a sperimentare nuovi linguaggi su vecchi formati.

È notizia degli ultimi giorni che lo storico editore inglese Penguin (ora parte del colosso Penguin Random House) stia per lanciare un nuovo magazine interamente dedicato alla collana Penguin Classics, realizzato in collaborazione con i creatori di una tra le riviste indipendenti più interessanti degli ultimi anni: Fantastic Man.

La sfida di The Happy Reader — questo il titolo del trimestrale, previsto in uscita per questo mese — è riuscire a “pop-izzare” i grandi classici della letteratura, senza però per questo banalizzarli, mettendoli piuttosto sotto una luce nuova e cercando al contempo sia di attrarre nuovi lettori, sia di accontentare i cosiddetti “lettori forti”.

Ma ad essere davvero interessante è il format: il magazine infatti è idealmente diviso in due. La prima metà è dedicata a una lunga intervista a un lettore famoso mentre la seconda metà ha come protagonista un classico della letteratura, affrontato però da angolazioni atipiche come la moda, la storia, l’arte e il cinema.
Nel primo numero (di cui per ora è uscita soltanto la copertina) l’ospite speciale sarà l’attore inglese Dan Stevens mentre il libro sarà La donna in bianco, romanzo epistolare di metà Ottocento.

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