Radio Silence: quando la musica è letteratura (e viceversa)

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Per questo nuovo magazine, che punta sul magico intreccio tra musica e letteratura, sono stati spesi elogi clamorosi, paragonandolo addirittura al leggendario Paris review e sostenendo che se “un certo” Melville iniziasse oggi la sua carriera di scrittore, sceglierebbe Radio Silence come rivista su cui pubblicare.

Esagerazioni? Forse, ma sono ben poche le testate che possono vantare, tra le proprie pagine, alcuni tra i migliori giornalisti, scrittori e musicisti del momento, alle prese con lunghi e intensi pezzi (introdotti e accompagnati da belle illustrazioni) dove una scrittura di altissima qualità racconta letterariamente la musica o, viceversa, musicalmente la letteratura, insieme a interviste, recensioni, poesia, saggi brevi e meno brevi, oltre a brani poco conosciuti — e ovviamente “musicali” — di grandi autori del passato (come ad esempio Ray Bradbury o F. Scott Fitzgerald).

Due numeri già usciti, in terzo in arrivo, Radio Silence non è solo carta: ci sono anche una versione mensile digitale a cui abbonarsi (con relativa applicazione per iPad), una serie di eventi dal vivo che uniscono concerti a performance letterarie e addirittura un progetto di beneficenza che usa parte del ricavato delle vendite del magazine e degli abbonamenti per comprare libri e strumenti musicali a bambini in difficoltà.

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