A proposito delle oche spiumate con la forza e delle oche spennate nei negozi

Sostiene Sartorius che già il primo gennaio sulla sua rubrica aveva accennato alla storia delle oche spiumate, e allegato un filmato per far vedere che non erano entusiaste di esserlo.

Sostiene Sartorius che c’è in giro un libro (Il lato oscuro della moda) che racconta della Transnistria: un piccolo stato caserma in mano a persone un tantino strane, molto gradito dai nostri stilisti perché lì si obbedise e si cucisce. Che poi si possa definire questi gulag un pezzo di Europa bisogna essere dei creativi in geografia oltre che nel marketing.

Sostiene Sartorius che la sig.ra Brambilla Maria di Gallarate è stata spennata in Via della Spiga, pagando 1200 euro per un piumino del valore di 40 euro. E a differenza delle oche non le hanno neanche messo il mercurio cromo sul culo.

Sostiene Sartorius che in Italia esistono centinaia di giornaliste di moda 
e che nessuna ha mai scritto niente su questa violenza verso gli animali. 
Probabilmente hanno paura di essere cacciate dall’animale del direttore perché il giornale andrebbe a perdere la pubblicità.

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Sostiene Sartorius che fa impressione l’ignoranza di certi neo-animalisti dell’ultima ora (compresa la giornalista del Fatto Quotidiano). Cosa pensavano che le penne le raccogliesse l’AVIS attraverso donazioni volontarie?

Sostiene Sartorius che era triste, in estate, col gran caldo al mare, vedere le signore col piumino smanicato in attesa dell’Era Glaciale 3.

Sostiene Sartorius che certe donne son talmente amiche del galletto che si comprerebbero anche i costumi da bagno di piumino. Se non lo fanno è per paura di farsi beccare il culo dai gabbiani che ruberebbero loro le piume per farsi il nido.

Sostiene Sartorius che le oche, come i carabinieri, girano in coppia. Una dentro spennata ed una fuori spiumata.

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Sostiene Sartorius che c’è una ditta, in provincia di Padova, che produce imbottiture di tutti i tipi con mano e consistenza assolutamente simili al piumino. La produzione avviene senza far urlare gli operai.

Sostiene Sartorius che un gruppo che è in continuo aumento di fatturato non licenzia centinaia di persone (vorrei vedere la faccia del “Landino” che ha firmato l’accordo-resa).

Sostiene Sartorius che un presidente del consiglio non dovrebbe fare elogi pubblici ad un gruppo che licenzia in Italia e che va a produrre con gli schiavi della Transnistria (a volte prima di sparare cazzate meglio dare un’occhiata ai proiettili che si sparano!).
Produrre ricchezza va bene ma se dietro lasci la miseria…

Sosteneva il nonno di Sartorius: se «te badi a pagar tuti onestamente te resta troppo troppo poco par ti!»

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