Ikea Hackers

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Tutto di solito si svolge nel pomeriggio di un sabato qualunque.
La noia frammista alla voglia di fare “qualcosa” ti porta a prendere decisioni per lo meno discutibili.
Manca sempre qualcosa in casa, puoi andare a fare la spesa, perché mangiare bisogna, oppure puoi scegliere di andare a fare shopping. Che poi di shopping non se ne faccia affatto è un’altra questione. Ci sono le botteghe dei cinesi, oggi, con tutto a poco più di un euro, pochi spiccioli per comprare roba che non serve o che dura un nonnulla.
Te ne puoi anche andare all’Ikea che comunque qualcosa si trova sempre. A prendere questa decisione il sabato sono in molti.

Il parcheggio vicino alla superstrada straborda di essere umani. Le costruzioni blu Ikea sono nate come funghi, tutte uguali e allineate, tutte vicine e a portata di mano, con l’autobus gratis che ti riporta alla stazione e i capannelli di ragazzi di colore che ti parcheggiano il carrello per un soldo.
Gran bella roba all’Ikea, tutta uguale e ben confezionata. Te la monti da solo e la sbatti a destra e sinistra un paio di volte, poi si comincia a frantumare. Le chiavi a brugola te le regalano loro e tu ti senti un po’ Archimede e un po’ designer.

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Per chi ha disperatamente bisogno di spazio: 6 Stuva (cassettiere) + doghe per il materasso

Hai preso le misure per benino a casa. Te le sei scritte su un foglio o hai fatto l’orecchio al catalogo nuovo che ti è arrivato per posta. Tira più il catalogo dell’Ikea che la bibbia. Nel comodino degli hotel, se la notte senti un bisogno, ti genufletterai su un Billy di carta più che su un Matteo secondo.

Il mio babbo, falegname, si sente male tutte le volte che lo vede quel catalogo, scuote il capo e antico come il banco su cui si è ingobbito ripete che “neanche il legno ci compro io con quei soldi lì“.
E tu che gli vuoi dire a uno che la vita l’ha spesa a creare oggetti irripetibili, con un’anima.
Le soluzioni d’altronde, le opportunità, non sono ripartite nelle tasche di tutti in ugual misura e bisogna sapersi accontentare. Forse.

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Per far divertire il vostro gatto, incorporate alla pedana: kallax da 4 cubi (libreria modificata con buchi e tappettini)

Solo la fantasia ci salverà, la reinterpretazione della realtà. Bisogna essere degli hacker in questa vita, bisogna cercare la chiave per entrare nei concetti e farli propri. Non ci deve bastare il preconfezionato, né al telegiornale e nemmeno nel pacchetto già incartato e pronto da montare.
Può sembrare un concetto scontato ma reinterpretare il preesistente è sinonimo di vivacità mentale, non gode chi si accontenta, gode di più chi crea.

Nato dall’esigenza di provare a spezzare il legame con la produzione di massa, dall’interesse di un singolo e con l’approvazione e il contributo di moltissimi, IkeaHackers è dal 2006 il punto di ritrovo per amanti e appassionati dell’engineering del prodotto finito Ikea.
Passato tra le maglie degli avvocati svedesi per una questione di copyright il sito continua a regalarci ancora belle idee su come stravolgere il design perfetto, immaginato da altri per noi, dandoci la possibilità di creare, almeno in casa nostra, un piccolo paradiso di originalità.

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Per un letto (con tanto di scomparto segreto): Besta (scaffale) + Kura (struttura letto) + Trofast (mobile contenitore)
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