Premessa maggiore: secondo l’enciclopedia Treccani online:
diorama Strumento inventato da L.J.-M. Daguerre e C.-M. Bouton nel 1822 per ottenere effetti tridimensionali nella rappresentazione di luoghi, persone e oggetti; è costituito da teloni trasparenti dipinti disposti verticalmente a diverse distanze e opportunamente illuminati da fonti di luce nascoste allo spettatore. Il termine è usato per estensione a indicare panorami, convenientemente colorati e illuminati, che, osservati con opportune lenti, diano impressioni di realtà, oppure panorami di cui siano esaltati con opportuni artifizi gli effetti prospettici. Nei musei della scienza e della tecnica, è chiamata d. anche la ricostruzione tridimensionale di paesaggi, habitat di animali, luoghi di lavoro ecc., realizzata con intenti didattici.
Premessa minore: quelli che vedete nelle immagini sono i bellissimi micromondi, ma voi d’ora in poi chiamateli diorami, creati dal giapponese Akihiro Morohoshi, che ha saputo elevare la sua passione per il modellismo – inizialmente concentratasi su treni e trenini – a vera e propria arte.
Conclusione: io voglio andare a vivere sul pacchetto di Pringles!