I suoni e i colori dei Green Like July

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Una ricerca musicale e cantautoriale molto vivace quella dei Green Like July, in continuo divenire. L’urgenza, sempre viva, di tradurre in immagine, forma e colore i suoni e le parole; compito che da sempre la band affida all’illustratrice Olimpia Zagnoli.
Chi sono i Green Like July, che musica producono e come si presentano ce lo racconta Andrea Poggio, cantante e autore del gruppo.

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Roberto, Marco, Paolo e Andrea, chi sono i Green Like July?

Paolo, oltre ad essere un bel ragazzo, è un batterista dal gusto raffinato e dal tocco delicato. Marco e Roberto sono i migliori musicisti che qualsiasi gruppo potrebbe desiderare: sono poliedrici, intuitivi e vengono dalla terra che ha dato i natali ai genitori di John Fante.

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Un progetto cantautoriale che negli anni ha assunto pose e toni differenti ma, a mio avviso, la sostanza del progetto è rimasta invariata. Ad oggi come definireste la vostra ricerca musicale?

In tutti questi anni la sostanza è rimasta invariata perché ad essere rimasto invariato è stato il processo creativo. Tutti i dischi dei Green Like July hanno preso forma nello stesso modo.
A me tocca il compito di scrivere una manciata di canzoni sui cui arrangiamenti lavora un gruppo più ampio di persone. Nel corso degli anni tra le file dei Green Like July si è susseguito un numero cospicuo di musicisti: a loro deve essere imputata la “colpa” della varietà di toni e pose a cui fai riferimento. Ogni musicista che ha fatto parte dei Green Like July – chi più, chi meno – ha avuto rilievo nella definizione del suono del gruppo.

Mi incuriosisce il nome che avete scelto: Green Like July…

La scelta del nome Green Like July risale a più di dieci anni fa. Ora come allora non ci sono particolari ragioni di significato, è stata una scelta puramente fonetica.
Mi sarebbe piaciuto chiamare il gruppo Sonic Youth o Minor Threat, ma quei nomi erano già stati presi.

Legate la vostra ricerca musicale con quella visiva di illustratori ed artisti… Alcuni vostri videoclip sono firmati da Olimpia Zagnoli; ci parlate di questa collaborazione?

La nostra collaborazione con Olimpia è nata nel 2009 con la copertina di Four-Legged Fortune. Da allora, Olimpia si è sempre occupata di tradurre in colori e immagini la musica dei Green Like July.
Non credo che Olimpia abbia bisogno né di presentazioni, né delle mie lodi. Il lavoro che ha fatto per i video di Moving To The City e Borrowed Time è davvero strabiliante: è come se avesse dato alla nostra musica una quarta dimensione spaziale.

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Chi viene ai vostri concerti? Che pubblico vi segue?

Dipende molto dal contesto in cui veniamo inseriti. Abbiamo un pubblico per fortuna estremamente vario. Non credo che la nostra musica parli ad una determinata categoria di persone o ad uno specifico target di età. Mi piace pensare a Green Like July come ad una creatura in grado di dialogare con i più disparati ascoltatori di musica.

Cosa bolle in pentola? Progetti per i prossimi mesi?

Durante l’estate e fino alla fine dell’anno saremo impegnati in una lunga serie di concerti, dopo di che ci prenderemo una necessaria pausa.
Speriamo di tornare presto con nuove canzoni, chissà se come Green Like July o in altre forme.

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le immagini sono tratte dal video di Borrowed Time e dal sito + blog di Olimpia Zagnoli

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