L’ormai mitica scenetta messa su negli studi di Porta a Porta da Vespa e Berlusconi in cui quest’ultimo porgeva la mano allo zerbino al giornalista e «Vuole sentire? Senta, senta», «Cosa sento?», «Senta, col naso! È odore di santità», è rimasta negli annali della storia della televisione, della comunicazione, del giornalismo-macchietta e della tragedia italiana ma ancora mezzo mondo si chiede che odore effettivamente avesse il Cavaliere, quale fosse in pratica il miscuglio di molecole odorose emanate dalla pelle del dorso della mano di un (all’epoca) 72enne in pieno delirio di onnipotenza che è riuscito a trasformare la nostra società a un tale livello di profondità che tuttora è impossibile riuscire a distinguere (figurati a separare) il berlusconismo che si è insinuato in ognuno di noi (nessuno escluso: chi non è stato colpito direttamente ne ha incorporato comunque una parte, per osmosi o—per quanto riguarda l’uomo medio di sinistra—trasformandosi inconsapevolmente in horcrux).
Per la prima volta nella storia del nostro Paese siamo davvero diventati tutti Santi, come vuole il celebre adagio. In maniera distorta, certo. All’italiana. Ma il Cavaliere è riuscito a sommergere 60 milioni di teste nel mare della decadenza, della falsa immagine di sé e dell’auto-indulgenza.
Alle porte del 2014 non siamo riusciti ancora a metter la testa fuori da quel mare. Dunque è giunto il momento di celebrarla, questa decadenza, con un arguto calendario intitolato Tuttisanti (c’è pure la pagina facebook), da leggere non tanto come come Tutti (i) Santi ma proprio come Tutti Santi. Pure io e te. E la figlia della sorella, che era santa pure quella, eccetera eccetera.
Alla sua seconda fatica alle prese con la misurazione del tempo—l’anno scorso ci aveva deliziati con il calendario della sfiga—l’illustratrice col nome più anagrammabile della storia, Fortuna Todisco, ironizza sulle mode e le culture del vivere contemporaneo, dedicando ciascun mese ad un santo (o santino?) in cui è facile riconoscere praticamente tutti quelli che ci circondano e soprattutto in cui è facile (e triste) riconoscersi, grazie a un puntuale apparato di simboli associati a ciascun santo e alle pungenti didascalie di Federico Demartini (fondatore di MakeMyDay nonché nostro Mr.Bisticcio).
Per ribadire il concetto santità-decadenza-mode-distorsione della realtà, il calendario ha pure gli effetti speciali: è stato infatti realizzato con la tecnica dell’anaglifo, cioè la stampa rossa-blu che grazie agli speciali occhialini (compresi nell’acquisto del calendario) permette di vedere l’immagine con l’effetto 3D.
foto Annacarla Granata