«Momma Tried è una rivista nudista concettuale che espone arte, scrittura, umorismo sovversivo e prospettive non-eteronormative sulla sessualità».
Già basterebbe questo a farti comprare—o evitare come la peste—questo nuovo semestrale fondato a New Orleans da Micah Learned e Theo Eliezer, due giovani artisti a capo di un nutrito gruppo di giornalisti, fotografi, designer più o meno esordienti che dopo aver racimolato il budget necessario sul solito Kickstarter hanno deciso di ispirarsi alle riviste maschili dell’età dell’oro dell’editoria periodica, gli anni ’60 e ’70, quelli di Playboy ed Esquire, quando si sperimentava coi concetti, coi formati, con nuove forme di giornalismo, offerte senza distinzioni sia a un pubblico di nicchia che a quello generalista.
Se il sesso è il tema centrale di Momma Tried, questa non è comunque da considerare una rivista erotica, quanto piuttosto uno spazio in cui gli stereotipi culturali e sessuali tipici delle riviste di moda, dei programmi tv, della pubblicità (grazie a Kickstarter, che in mancanza di genitori generosi e dalle tasche profonde rimane uno dei pochi strumenti per lanciare un magazine senza vendere l’anima al diavolo, Momma Tried al suo interno non ha alcuna inserzione pubblicitaria ma qua e là per la rivista ci sono “rielaborazioni” ironiche, realizzate da una serie di artisti, delle campagne che escono sulla stampa mainstream) vengono messi ironicamente alla berlina attraverso editoriali, interviste, approfondimenti, il tutto in un volume di 160 pagine, stampato in 1000 copie—dopo qualche vicissitudine con una tipografia, che ha rifiutato di stampare Momma Tried dopo averne visti i contenuti—e in vendita online.
Da segnalare pure la piccola ma efficace campagna su Instagram in occasione del lancio del primo numero.