Helvetica/Objectified/Urbanized: The Complete Interviews

Gary Hustwit è una di quelle rare ed invidiabili figure che danno l’impressione di avere a disposizione ben più delle canoniche 24h nelle loro giornate: basta un’occhiata ad un curriculum come il suo per capire che di vite se ne possono vivere ben più di una.
Hustwit è uno che negli anni ’80 ha lavorato in un’etichetta di musica punk, negli anni ’90 ha fondato una casa editrice indipendente dedicata alla letteratura alternativa. Nel 2000, proprio verso la fine della cosiddetta bolla delle dot com è stato vicepresidente di Salon, uno dei primi web magazine di news della storia e l’anno dopo ha co-fondato la Plexifilm, etichetta indipendente di DVD con la quale ha prodotto una serie di documentari su band come Animal Collective, Wilco e Death Cab for Cutie.

Nel 2007 il prolifico Hustwit si è reinventato filmmaker ed ha iniziato a dirigere in prima persona una serie di documentari (una vera e propria trilogia, in effetti) sul mondo del design.
Il primo, Helvetica, è dedicato—com’è facile da intuire dal titolo—a quello che è forse il carattere tipografico più rappresentativo degli ultimi sessant’anni.

Il secondo, uscito nel 2009 ed intitolato Objectified, è un approfondimento sul ruolo che hanno gli oggetti nelle nostre vite, con una serie di interviste ai designer che li hanno progettati.

Il terzo, Urbanized, uscito appena l’anno scorso, tratta invece di urbanistica e della progettazione delle città.

Negli ultimi sei anni dunque Hustwit ha probabilmente incontrato ed intervistato più designer ed architetti di qualsiasi altro uomo sulla faccia della terra, registrandone idee e pensieri e sviscerandone le personalità ed i tic. Raccogliendo, soprattutto, una quantità incredibile di materiale che per ovvi motivi di tempo e di montaggio è stato lasciato fuori nella fase di produzione dei suoi documentari.

Proprio per non lasciar andare perdute le decine di ore di interviste sbobinate (ben 100 a quanto pare), il filmmaker ora è alle prese con un volume che le raccoglierà tutte in qualche centinaio di pagine pronte ad ospitare il pensiero di personaggi come Massimo Vignelli, Rem Koolhaas, Norman Foster, Dieter Rams, Wim Crouwel, Stefan Sagmeister, Jonathan Ive, Michael Bierut, Karim Rashid e svariati altri riconosciuti professionisti, in tutto più di 75.
In pratica una summa del design contemporaneo, che si spera vedrà presto la luce grazie al crowdfunding: proprio in questi giorni l’ennesimo progetto di Gary Hustwit sta cercando di raccogliere il budget necessario su Kickstarter.

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