7am | Alice Schiavone

7 opere e 7 domande, alle 7 di mattina, ad illustratori che si svegliano presto o non sono ancora andati a dormire.
Oggi è la volta di Alice Schiavone.

Ciao Alice, di dove sei, quanti anni hai e da quanto fai l’illustratrice?
Ciao, sono di Pozzuoli, a breve farò 26 anni. Negli ultimi 3 anni ho realizzato che l’illustrazione è la strada che voglio intraprendere, ma è da quando ero all’asilo che disegno. Avevo una cartellina rossa con sopra l’immagine di un bruco colorato, scoppiava di fogli pieni di disegni. Mia madre l’ha buttata tempo fa.

Matita o penna grafica?
Non riesco a creare con il computer, un po’ me ne pento. Quest’anno ho seguito corsi di tecniche di incisione che mi hanno allontanata ancora di più dal computer, amo fare le cose a mano, quando ho fatto la prima acquaforte mi è sembrata una magia.
Solitamente uso china e acquerelli, oltre che matite, pastelli. Pochi giorni fa ho fatto il mio primo murales e mi è piaciuto tantissimo.

Cosa fai quando non disegni?
Ascolto musica, sempre sempre (anche quando disegno), soprattutto quando sono in treno o cammino e guardo cosa mi succede intorno, immaginando che siano scene di un film con tanto di colonna sonora.
Guardo fuori al balcone di casa, dove ci sono sempre tramonti stupendi, il mare o il vapore che esce dal vulcano Solfatara. Mi guardo allo specchio, leggo fumetti, sto con i miei amici, parlo e rido tanto, mi lamento, mangio le pellicine che stanno attorno le unghie delle dita. Bevo birra, mangio dolci e vado ai concerti (che solitamente implicano trasferte in solitaria).

Cosa c’è sulla tua scrivania?
La mia scrivania è quadrata, dove ci sono io c’è spazio, dall’altro lato il caos totale. Portapenne, fogli con disegni/idee per progetti che restano lì, liste delle cose da fare, un fiore origami, pennelli, scatola degli acquerelli, un pupazzo fatto a mano dalla mia amica, uno specchietto, boccette di inchiostro, una candela, rossetto e cose che dovrei mettere in ordine. Nel momenti più produttivi cerco di sistemare il tutto, magari ammucchiando le cose in pile ordinate, nei momenti di improduttività c’è troppa confusione qui sopra.

Un disegno pesa quanto…
… quanto il mio cervello quando sogna.

Un libro di cui vorresti illustrare la copertina e un film di cui vorresti fare il poster.
La scimmia nella biglia di Silvana Gandolfi, il mio primo libro preferito, l’avrò letto infinite volte. Il film Enter the void di Gaspar Noè.

Un illustratore o un’illustratrice che mi consiglieresti?
Martina Bove, amica e illustratrice e Edie Fake che non conosco, è americana.

Un messaggio

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