Issues | Un sedicesimo #31: Nora Krug

Assomiglia a una fanzine, funziona come un libro d’arte ma in realtà è un rivista. Una rivista di che? Presa singolarmente, un numero alla volta, Un Sedicesimo è una rivista che assomiglia all’artista che l’ha concepita, che però è diverso per ogni uscita. Presa nel suo insieme, dunque abbracciando tutto ciò che è uscito da sei anni a questa parte, il progetto lanciato e curato da Pietro Corraini è «una rivista di comunicazione essenziale», come la definisce lui stesso in una bella intervista uscita un anno fa su Artribune, dove pure spiega—per i non addetti ai lavori e con la chiarezza di cui solo un vero maestro come Piero Corraini è capace—cos’è effettivamente un sedicesimo in editoria: «un sedicesimo è una sorta di mattone base di sedici pagine per la costruzione di libri e riviste (per fare un libro di 48 pagine, ad esempio, si faranno tre sedicesimi che verranno poi montati assieme)».

Fino ad oggi di Sedicesimi ne sono usciti ben trentuno, ciascuno curato da un artista diverso che ha avuto a disposizione le sedici pagine per dare corpo ad un progetto creato ad hoc, raccontandolo con gli strumenti dell’illustrazione, della grafica, del design, della fotografia, del fumetto, del collage, magari sperimentando tecniche di stampa, o raccogliendo solo schizzi e bozzetti: i limiti, oltre al formato—un rigoroso 17 x 24 cm che permette di utilizzare un singolo foglio standard da 1 x 0,70m per tutto il libretto, senza sprecarne nemmeno 1mm—e al numero di pagine, sono solo quelli fisici della carta.

L’ultimo Sedicesimo dato alle stampe, uscito giusto il mese scorso, vede come protagonista l’illustratrice e scrittrice tedesca Nora Krug, che i più attenti ricorderanno per la collaborazione con uno dei gioielli più preziosi della piccola editoria indipendente italiana, Strane Dizioni.

Intitolato come una poesia dello scrittore e drammaturgo romantico Joseph von Eichendorff, Der Jäger Abschied (che—correggimi se sbaglio—sta a significare qualcosa come il cacciatore di addii), il Sedicesimo di Nora Krug è un insieme di ritagli, foto, oggetti sui quali l’artista interviene con le sue illustrazioni per un racconto fatto di immagini che seguono il filo del ricordo, nostalgico e scomodo allo stesso tempo, come solo la Germania (vera protagonista dell’opera), e il suo ingombrante passato, riesce a tirar fuori ai suoi artisti migliori.

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