Issues | Little White Lies #45

Prevedibile che la cover dell’ultimo numero di Little White Lies fosse dedicata all’ultima fatica di Tarantino, almeno tanto quanto il fatto che il film facesse incazzare qualcuno (per la cronaca, Spike Lee, che già non perdonò a QT tutti quei negro ai tempi di Jackie Brown; era il 1997).

Il magazine inglese, nato 2005, ha avuto il merito di rinnovare radicalmente il concetto di rivista per cinefili, allontanandosi sia dall’approfondimento di stampo accademico di tante riviste stile Cahiers du Cinéma sia dalla deriva popular (che di cinefilo in realtà non ha un bel nulla) di roba come Ciak o Best Movie.

La chiave del successo di Little White Lies sta nei contenuti, un mix di alto e basso all’insegna della post-modernità, ma soprattutto nell’impostazione grafica e nell’uso massiccio dell’illustrazione (quando nelle riviste di cinema è invece tradizionalmente la fotografia a farsi carico, fin dalla copertina, della parte iconografica).

Come accennavo in apertura l’ultimo numero è appunto dedicato a Django Unchained, con un’intervista a Tarantino, una graphic novel sulla vera storia dello schiavo nero Django, un’intervista a Franco Nero, i colpi di pistola del cinema raccontati da uno degli esperti di effetti speciali del film, un approfondimento sul genere spaghetti western ed una riflessione sugli western/non-western (da Point Break a Batman).

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