LC23 | FW2012/13 Animal Collection

Le felpe di Leo Colacicco funzionano da conversation starters pure con i tipi più esigenti: i bambini

Sai cosa sono i conversation starters?
In italiano si chiamano spunti di conversazione ma in questo caso l’espressione inglese è più ficcante, assomiglia a un cassetto da riempire, a uno schedario da sfogliare, a uno di quegli allucinanti manuali che comprano le persone vuote e poco curiose.

Un cane minuscolo da portare a spasso è un conversation starter. Uno di quegli orribili gatti nudi frutto di malefiche selezioni genetiche è un conversation starter. Le cornette colorate, come quelli dei vecchi telefoni, da attaccare all’iPhone sono conversation starters, come pure un paio di Timberland verdi o un tatuaggio con il volto di Vittorio Sgarbi.

Anche i capi di Leo Colacicco sono conversation starters. Perché è dura farli passare inosservati e di solito hanno l’onore di essere starter pure quando ti vesti, al mattino, ed eleggi un accessorio o una t-shirt o un abito ad elemento attorno al quale costruire la divisa con la quale affrontare il mondo.
Da quando ho una sua camicia l’ho eletta a feticcio e se mi avessero dato il proverbiale euro per ogni volta che mi hanno chiesto « di chi è? dove si compra? » potrei acquistarne almeno altre due o tre.

leo_colacicco

Con il suo marchio LC23 Leo ha iniziato proprio dalle camicie, che ha rinnovato collezione dopo collezione ibridandole con smoking, completi tirolesi, giacche varsity ed affiancandole prima ad alcune varianti frankensteiniane di t-shirts ed ora ad una serie di felpe in tessuto americano stampato che giocano con stampe animalesche e senza alcun dubbio ti faranno diventare il re o la regina del parchetto, quel luogo ameno dove pascolano i bambini, sorvegliati da genitori annoiati riuniti in cricche o intenti a parlare al telefono dei fatti propri mentre i pargoli si sbracciano dall’alto di qualche scivolo per attirare l’attenzione del papà o della mamma distratti e, in mancanza di meglio, ripiegano sul primo adulto che passa di lì chiedendo, con un laconico « signore, mi guarda mentre scendo? », quello che dovrebbe essere il minimo sindacale per un genitore degno di chiamarsi tale.

Io – che pur con bimba al seguito amo far la parte del padre di tutti accettando caffè fantasma preparati con terriccio e bastoncini, pseudo-pizze farcite di foglie e fiorellini e che ho scoperto che basta dire « 1, 2… 50 » per far ridere come un pazzo un bimbetto che sta per buttarsi da uno scivolo – opterò per la felpa con i dinosauri. Immagino già i « signore coi dinosauri? che dinosauro è quello? » e gli indici alzati, gli sguardi incuriositi… Una felpa coi dinosauri o con le papere o i pesci o le farfalle o i pinguini sì che è un conversation starter e funziona per l’appunto proprio con i tipi più esigenti: i bambini.
Certo, se poi ad una felpa LC23 preferisci consigli nefandi come questi

co-fondatore e direttore
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