Save the date | Gender Quest: nuove identità maschili

Sono tra quelli che crede fermamente nella congettura di Jack White. L’ex cantante e chitarrista dei White Stripes – il celeberrimo duo di Detroid che suonava con strumenti e attrezzature vintage – ha sempre dichiarato che fissare dei paletti, darsi dei confini, soprattutto “tecnici”, aiutasse la creatività del duo, che poteva muoversi in estrema libertà all’interno dei limiti stabiliti in partenza. La storia (della musica), poi gli ha dato ragione.
Pur adottando un punto di vista libertario su tutto il resto (politica, società), sono sono convinto che quando c’è di mezzo la creatività avere una gabbia, imposta dall’esterno, da se stessi o dai limiti tecnologici degli strumenti a disposizione, aiuti a trovare la soluzione migliore per riempire tale gabbia, rivoluzionarne le regole, trovarsi a camminare come per magia su percorsi inediti: concettualmente uno spazio finito non è mai davvero finito: un metro è uguale a 100cm, 1.000.000 di micron e così via e quando finiscono le unità di misura si possono sempre aprire nuove dimensioni. Non è l’Universo stesso una gabbia?

Torniamo sulla terra e parliamo di moda maschile. Piena di regole, misure “auree”, canoni. A differenza di quella femminile, la moda maschile è una gabbia strettissima e, c.v.d. (dunque possiamo parlare di teorema di Jack White?), è in quella claustrofobica, maniacale prigione che il fashion design, a mio parere, raggiunge i risultati più interessanti, forzando i limiti, ribaltandone gli stereotipi, mettendone in discussione l’identità.

Allo Iuav, soprattutto grazie al percorso tracciato da uno dei docenti (nonché tra i miei designers preferiti), Fabio Quaranta, gli studenti stanno lavorando proprio sulla messa in discussione di tale regole, sul forzare la gabbia dall’interno e stasera potranno darne una dimostrazione durante Gender Quest, fashion show a cura di Maria Luisa Frisa per la regia di Fabio Quaranta, dove le collezioni maschili più interessanti (e ce n’erano) presentate durante la sfilata finale dello scorso luglio verranno riproposte in una performance inedita ed indossate da modelle, giusto per creare quel pizzico di confusione che dà più sapore alle cose.

QUANDO: 28 settembre 2012 | 21,30
DOVE: Chiostro dei Tolentini | Santa Croce 191, Venezia | mappa

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