7 opere e 7 domande, alle 7 di mattina, ad illustratori che si svegliano presto o non sono ancora andati a dormire.
Oggi è la volta di Elisa Macellari.
Ciao Elisa, di dove sei, quanti anni hai e da quanto fai l’illustratrice?
Sono nata a Perugia da mamma thailandese e papà italiano. Attualmente vivo a Milano. Ho 31 anni. Disegno da sempre ma faccio sul serio l’illustratrice da 6 mesi. Ho lavorato per molto tempo nella parte organizzativa di una galleria d’arte. Poi sono tornata alle origini e ho ripreso la penna in mano. Adesso non si torna indietro.
Matita o penna grafica?
Matita e penna grafica insieme. Trovo interessanti le possibilità digitali, mantenendo sempre il disegno tradizionale. Mi piace lavorare su molti livelli. Fisicamente le illustrazioni sono su diversi fogli, poi si incontrano e si uniscono virtualmente.
Cosa fai quando non disegni?
Vado a vedere mostre e a volte le allestisco. Cammino, corro, leggo e cerco di viaggiare spesso.
Cosa c’è sulla tua scrivania?
Oggetti con funzioni reali e virtuali: computer, tavoletta grafica, matite e pastelli, penne, acquerelli, taccuino, scanner, piatti e bicchieri.
Un disegno pesa quanto…
Quanto basta. Né troppo da sopravvalutarlo, né poco da non capirne l’importanza.
Un libro di cui vorresti illustrare la copertina e un film di cui vorresti fare il poster.
Fra i libri vorrei illustrare da sempre “L’Aleph” di Borges. La sua scrittura è così complessa ed evocativa che sarà l’impresa di una vita.
Fra i film direi quelli di Apichatpong Weerasethakul. E’ un bravo regista/artista thailandese che ha un immaginario che sento in parte mio.
Un illustratore o un’illustratrice che mi consiglieresti?
Mi piace molto Tullio Pericoli, anche se non è certamente una giovane promessa. Manuele Fior, Guido Scarabottolo, e le gemelle Balbusso.