Gli ultimi due anni – certamente per l’avvicinarsi del fatidico solstizio d’inverno 2012 – sono stati un fiorire di ispirazioni esoteriche in campi “sensibili” come arte, musica ed ovviamente moda.
Lookbooks ambientati in boschi oscuri, riti magici tradotti in collezioni vendute in mezzo mondo, simbologie pagane sparse a piene mani tra stampe e grafiche, numerologia e geometria divina (o demoniaca, o viceversa, ché se ti rifai allo gnosticismo dei vangeli apocrifi l’oscuro signore è proprio quello venerato dai cattolici, creatore di una natura – uomo compreso – a propria immagine e somiglianza: vendicativa, iraconda, guerrafondaia, con un figlio – anzi un’emanazione del vero Dio – fattosi uomo per annunciare ai pochi degni di ascoltarlo che la via della luce la trovi solo dentro di te, attraverso la conoscenza che rende immortali, e che non c’è nessun regno dei cieli per chi fa il bravo; un figliol divin poi smanioso di tornarsene ad essere puro spirito tanto da convincere il prediletto Giuda – uno dei degni – a condannarlo alla croce) e titoli degni di una di quelle sette che dispensano allucinogeni agli adepti per allargar loro le coscienze, i portafogli e gli orifizi.
Titoli come Shaman, che è pure il nome della collezione autunno/inverno del marchio francese Forget Me Not (del quale ho presentato la SS2012 appena qualche giorno fa), fondato dall’illustratrice Corinne “Coco” Brun.
Le sciarpone oversize in seta e cachemere, prodotte a mano in Italia nel distretto di Como, piene di crani bestiali, animali-totem, mappe astrali e poligoni magici, supereranno di sicuro l’apocalisse o se non altro t’accompagneranno nel buio eterno con un tocco di colore (che nessuno potrà vedere ma in questi casi l’importante è saperlo e farne tesoro, ché il pensiero, in forma di energia svincolata dalla materia, forse è l’unica cosa che resterà di noi).
