7 opere e 7 domande, alle 7 di mattina, a fotografi che si svegliano presto o non sono ancora andati a dormire.
Oggi è la volta di Valeria Vacca aka Valeria Vì (qui la sua pagina Behance).
Ciao Valeria, quanti anni hai e di dove sei? Da quanto scatti foto?
Ciao, ho 18 anni (da qualche anno ormai) e vengo da un piccolo paese molisano, Castelpetroso. Attualmente vivo e studio nella Capitale.
Scatto da poco più di tre anni.
La tua attrezzatura?
Una Canon Eos 40D accompagnata da un 50 ed un 35mm, una Pentacon Six, una Canon AE-1 Program, una vecchia polaroid, diverse toycamera e, quando posso, pinhole improvvisate.
Cosa fai quando non fai foto?
Mangio film e telefilm, disegno layout sulla mia inseparabile agenda, prendo appunti sulle mani, tento di colmare la mia internet-dipendenza e, mi suggeriscono di aggiungere, vado al Cargo (cocktail bar situato al Pigneto).
Descrivimi la tua stanza.
Letto sotto una grande finestra – con coperte rigorosamente nere e bianche – il mio adorabile computer circondato da oggetti inutili ma terribilmente carini, fotografie, dvd, cd, locandine, libri, riviste, gioielli per piercing ovunque e macchine fotografiche, il tutto accompagnato da un ottimo profumo di detersivo!
La tua macchina fotografica pesa quanto…
A volte è leggera come una piuma, altre pesante come una roccia.
Se il tuo immaginario fosse un film? O un libro?
“Freaks” di Tod Browning (a volte anche “Pi”, di Darren Aronofsky).
Un fotografo/a che mi consigli di tener d’occhio?
Sicuramente Mattia Gerion, che adoro, e aggiungo Jack Davison.