7 opere e 7 domande, alle 7 di mattina, ad illustratori che si svegliano presto o non sono ancora andati a dormire.
Oggi è la volta di Alessandro Baronciani (questo è il suo nuovo sito).
Ciao Alessandro, di dove sei, quanti anni hai e da quanto fai l’illustratore?
Vengo da Pesaro, mi sono formato all’istituto d’arte “Scuola del libro” a Urbino e ho cominciato a lavorare come illustratore, o meglio prima visualizer, poi art director a Milano.
Matita o penna grafica?
Tutte e due. Ma è una domanda-trabocchetto?
Cosa fai quando non disegni?
Cavolo! Non c’è un momento quando non disegno! Disegno quasi sempre. In questo lavoro non stacchi mai.
Puoi andare in vacanza quando vuoi, perchè non hai delle vere e proprie ferie ma in contrapposizione hai la testa sempre sul lavoro.
Cosa c’è sulla tua scrivania?
A sinistra una pila di fogli con disegni e cose da fare, poi penne e matite e astuccio. Il computer, la tavoletta con la penna grafica e arriviamo alla fine sulla destra dove ci sono libri, quaderni, pennelli e cd.
Il tutto appoggiato in ordine sparso e a strati come lasagne.
Un disegno pesa quanto…
Non lo so.
Un libro di cui vorresti illustrare la copertina e un film di cui vorresti fare il poster.
Per il libro qualcosa di Jane Austen, come film qualcosa di Haruki Murakami.
Un illustratore o un’illustratrice che mi consiglieresti?
Uno emergente: Stefano Disastro, e uno abbastanza rinomato e sempre mio grande amico fumettista: Ratigher.