Issues | Watt

Ogni uscita, due colori. Il rosso e il nero – quelli dell’anarchia – per il numero zero di Watt, arrivato a casa fresco fresco giusto ieri, fragrante come la fila di pane del sabato mattina, grande che quasi non entra negli scaffali della libreria, pesante come può esserlo qualcosa fatto di carta – spessa, porosa, ruvida carta – e pieno, nella sua essenzialità, come il suddetto panino con un goccio d’olio di quello buono, un pomodoro fatto a fette e un po’ di sale. Che quello basta, sapore e sostanza, e non c’è bisogno di andare a pescare chissà che ingredienti: gli effetti speciali lasciamoli a chi non sa che dire. E da dire, chi ha creato e chi ha partecipato a questo nuovo progetto, ne ha eccome.

Nell’asfissiato (più che asfissiante) panorama editoriale odierno sono questi i magazines che vogliamo. Quelli dove la carta non è solo il mezzo ma anche il messaggio, quelli dove far correre i polpastrelli su e giù per le pagine, accarezzandone le imperfezioni e gli inchiostri, quelli che non corrono dietro ai blog (che ne facciamo di blog su carta?), quelli che la versione per iPad speriamo non arrivi mai perché c’è sfogliare (l’Espresso, Internazionale, Elle, Cronaca Vera) e sfogliare (Watt, appunto).
Fai una prova: fìlmati mentre sfogli gli uni e l’altro. Confronta i filmati, cogli le differenze. La vedi la bocca? E il sopracciglio? Nota la postura, come e dove metti i piedi. Guarda quante dita usi per sfogliare.

“Sono sicuro che ci metterò un sacco di tempo per capire cos’è Watt e forse non lo capirò. Però già mi è venuta voglia di leggerlo, e io sono uno che non legge”

L’ha detto (l’ho letto qui) uno dei primi ad aver messo le mani sul volumone, presentato durante l’ultimo Salone del Libro di Torino da Ifix ed Oblique Studio, le due splendide realtà romane a capo del progetto, che coinvolge giovani autori – alcuni esordienti, altri già pubblicati – e talentuosi illustratori, mettendo gli uni a confronto con gli altri e “fotografandone” – a parole ed immagini – i risultati.
Watt uscirà tre volte all’anno con dei numeri istituzionali megaformato come quello che vedi nelle immagini, mentre a cadenza meno regolare usciranno dei numeri speciali, o mezzi numeri (0,5 1,5).
Per sapere dove trovarlo o per acquistare online, guarda qua.

co-fondatore e direttore
Mostra Commenti (0)

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Un messaggio

Frizzifrizzi è sempre stato e sempre rimarrà gratuito. Si tratta di un progetto realizzato ogni giorno con amore e con impegno. La volontà è di continuare a farlo cercando di tenere al minimo la pubblicità. Per questo ti chiediamo una mano — se vorrai — con una piccola donazione. Potrai farla su PayPal.

GRAZIE DI CUORE.