7 opere e 7 domande, alle 7 di mattina, ad illustratori che si svegliano presto o non sono ancora andati a dormire.
Oggi è la volta di Riccardo Guasco.
Ciao Riccardo, di dove sei, quanti anni hai e da quanto fai l’illustratore?
Sono di Alessandria ma vivo nel Monferrato a Casale, ho 36 anni e disegno da quando ne ho due. Il primo anno sono stato molto impegnato ad osservare il mondo e tutto ciò che avevo davanti.
Matita o penna grafica (che materiali usi per il tuo lavoro)?
Adoro le matite grasse, le bic nere, gli acrilici nei barattoli di vetro, i pennelli, la carta ritagliata male e ovviamente la penna grafica specie negli schizzi preparatori.
Cosa fai quando non disegni?
Direi che “disegno anche quando non disegno” in più vado in bicicletta, corro, ascolto la radio, navigo ed esploro la pianura padana in cerca di mostre e di qualche cosa di interessante e stimolante, e quando riesco espatrio, sempre con un occhio all’arte e alla buona cucina. Per lavoro, insegno informatica a scuola.
Cosa c’è sulla tua scrivania?
Oltre a due fedeli mac con annessi e connessi, un iPod mini, biglietti da visita moo, una lampada da tavolo, due grosse margherite, un barattolo con pennelli straziati, qualche piccola tela a cui sto lavorando, un libro su Picasso, uno su Munari, un catalogo di Mariscal e una tazzina di caffè.
Un disegno pesa quanto…
21 grammi… l’anima
Un libro di cui vorresti illustrare la copertina e un film di cui vorresti fare il poster.
“Marcovaldo” di Italo Calvino.
“Il sorriso di Diana”, un cortometraggio di Luca Lucini del 2002 che riguardo almeno una volta al mese.
Un illustratore o un’illustratrice che mi consiglieresti?
Olimpia Zagnoli, un amica, un talento comunicativo potentissimo.