The Last Bag

The Last Bag

Anche se metterci dentro iPhone e laptop non vi darà mai la sensazione quasi erotica dell’aprire una di queste borse ed infilarci un astuccio pieno di colori, un quaderno a righe ed uno a quadretti, diario, sussidiario, e crostatina del Mulino Bianco, rimane comunque l’odore caldo della pelle e quel clac inconfondibile quando la chiudi.

Comprarne una a vostro figlio potrebbe significare condannarlo all’ostracismo dal suo gruppetto di amici: oggi devi avere uno zaino, preferibilmente brutto, per essere accettato. Ma per voi andrà benissimo. L’operazione-nostalgia è assicurata e potrete fare clac clac aprendola e richiudendola quante volte vorrete e persino, di nascosto, infilarci una merendina.

The Last Bag, dal nome così arrogantemente sicuro di sé, arriva dalla Danimarca. Il fondatore del brand, Piet Breinholm, è un batterista che, in tour negli Stati Uniti, ha avuto la folgorazione ed ha deciso di mettersi a fare borse.
In Italia non ci sono ancora negozi dove trovarle ma si possono comunque acquistare online chiedendo informazioni ad [email protected].

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