Bob Sdrunk

Bob Sdrunk

Durante le giornate passate a Firenze per il Pitti Immagine Uomo mi sono ritrovato per puro caso a fare pubblicità a questo nuovo brand dei cui occhiali, da qualche mese, sono orgoglioso possessore.
Praticamente chiunque incontrassi, conoscenti o nuovi contatti fatti sul posto, mi chiedeva dei miei occhiali. Sono di Tom Ford? Sono dei nuovi Super? azzardavano alcuni.
No, sono Bob Sdrunk, dicevo io. E invitavo tutti ad andare al loro stand che tra l’altro era uno strano luogo dove poteva succedere di tutto (tipo ragazzone tedesche o minute giapponesi ipnotizzate sul posto e cadute in stato di trance).

Potrei scrivere un racconto su come ho trovato i Bob Sdrunk per caso da un ottico di Bologna, su come per la prima volta in un negozio mi sono messo nelle loro mani ed ho lasciato far tutto a loro, su come poi li ho ritrovati al Pitti e davanti al loro stand qualcuno mi ha fregato gli occhiali. Su come poi me ne hanno regalato un paio identico a quello che avevo perché dopo diversi caffè presi insieme al bar e chiacchierate in marchigiano, il nostro rapporto era diventato qualcosa di più che negozio/cliente o brand/blogger. Potrei, dicevo, ma ormai ho praticamente raccontato tutto.

Mi manca soltanto di dirvi che oltre a quelli che vedete qui sopra – i miei – quelli di Bob Sdrunk fanno anche molti altri modelli, in tantissime colorazioni.
Le collezioni sono due, vintage ed easy. E ce n’è per tutti i gusti.
Tra i miei preferiti i Rubber (che purtroppo non mi donano come tutti gli occhiali tondi, del resto), i Tony e naturalmente i JFK!

Se dal vostro ottico di fiducia non ci sono ancora, chiedete informazioni a questo indirizzo: [email protected].
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Bob Sdrunk

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co-fondatore e direttore
Mostra Commenti (21)
  1. Simone lo sa benissimo che sono uguali a quelli di Arisa, ma guarda caso è l’unico particolare che “si è dimenticato” di raccontarvi nel post ;)
    Voglio quelli rossi!!!

  2. Perché sarebbe triste dire “comprateli perché sono come quelli di Arisa”, soprattutto se a me Arisa non piace…
    Quindi: comprateli perché ce li ho io ;)

  3. Belli occhiali…forse un po’ troppo simili a certi modelli Oliver Peoples: io sono un ottico di Padova e amo la buona volontà di chi vuole investire nel nostro settore ormai troppo soffocato da brand di ogni tipo. Speriamo che campionari di questo genere, magari anche un filo più vasti e che non vadano a puntare solo ed esclusivamente sul vintage , se ne vedano sempre di più: purtroppo anch’io per il momento vendo moltissime firme ma il mio sogno sarebbe quello di creare un portafoglio marchi come questo. Un’ ottica in perfetto “FrizziFrizzi” style. Buon lavoro Simone e grazie per i tuoi splendidi articoli.

    P.s posso mandarti un paio di foto del mio negozio? è molto particolare e molto diverso dai soliti….magari se capiti per Padova passi a salutarmi :)

  4. PER PURO CASO MI SONO TROVATO A LEGGERE QUANTO SOPRA E SONO VERAMENTE SCHIFATO DALLA FALSITA’ E IPOCRISIA DELLA GENTE, TUTTO PER SEMBRARE GUELLO CHE NON SONO. CARO SIMONE …VATTELA A PESCA …..SPIACANTE MA NON DIVENTERAI MAI NESSUNO , PRIMA DI DIFFONDERE FALSE NOTIZIE DOCUMENTATI, MA MAGARI TI SEI VENDUTO PER 30 DENARI.GLI OCCHIALI CHE TANTO RECLAMIZZI SONO STATI DISEGNATI DALLLA MITO DI PIERO CIOCARI CHE SAREI IO DICHIARATO DA ARISA SU TV SORRISI E CANZONI DEL 28/02/09 UFFICIALIZZATO DA FEDEROTTICA NEL NR. DI APRILE E TANTE ALTRE PUBBLICAZIONI.QUINDI COME SI DICE A ROMA VACCE A PROVA’ SUL 64. PIERO CIOCARI 3338512656

  5. @Pietro: nessuno ha detto che sono “quelli di Arisa” (che, come dico sopra nei commenti, a me non piace) ma “come quelli”.
    Né io – leggiti l’articolo – né quelli del brand (mi) hanno detto questo.
    Ciò non toglie che per fortuna/purtroppo in diversi vedendoli hanno visto la somiglianza.
    Ad ogni modo nessuno, caro Pietro, ti dà il diritto di dire che diffondo false notizie (appunto, leggiti l’articolo).
    E, tanto per essere precisi, qua nessuno vuole essere qualcuno. O almeno non io.

  6. che belli gli occhiali rotondi =)
    comunque che reazione esagerata e immotivata il sig. ciocari.
    visto che sono interessata all’ acquisto…se nn ho capito male (perche’ secondo me l’ articolo di simone era chiaro, mentre pietro ciocari ha messo confusione):

    nell’ articolo con le foto si parla del marchio bob sdrunk.

    mentre arisa viene citata da un commentatore, e se ne parla solo nei commenti, gli occhiali di arisa sono di mitociocari.

    parliamo di cose diverse, giusto?

    ps. simone sei gia’ un grande e questo sito e’ avantissimo =)

  7. CARI AMICI NON PARLIAMO DI COSE DIVERSE, IL MODELLO “ROMA 4” DELLA MITO INDOSSATO DA ARISA E’ DIVENTATO UN INDIRIZZO DELLA MODA, ED E’ ABBASTANZA CHIARO CHE PRESENTARE UNA FOTO DI UN MODELLO COPIATO PARI PARI E DIRE CHE E’ IL MODELLO DELLA DITTA TAL DEI TALI E’ UN TENTATIVO DI PORTARE ACQUA AL PROPRIO MOLINO.QUESTA SI CHIAMA TURBATIVA DI MERCATO,ED E’ PUNIBILE DALLA LEGGE,MA NON MI SEMBRA IL CASO.
    ISPIRARSI AD ALTRE COLLEZIONI E’ LECITO, ANCHE SE POCO EDIFICANTE,.MA CERCARE DI INGANNARE IL PROSSIMO E’ SCORETTO.GLI OCCHIALI DELLA DITTA
    SPONSORIZZATA DA SIMONE SONO BEGLI OCCHIALI MA SONO TUTTI COPIATI DA PRECEDENTI COLLEZIONI TRA CUI LA MIA.PIERO CIOCARI

    1. Caro Pietro, salto a piè pari la prima parte perché semmai te la prendi con quelli del brand e non con noi che ne parliamo.
      Qua non si cerca di ingannare nessuno. Non conoscevo il modello della Mito, quando ho scritto l’articolo. Ho semplicemente parlato di un brand, Bob Sdrunk, che apprezzavo e che ho conosciuto in una situazione particolare. Punto.
      Reazioni del genere, sicuramente, non portano acqua al tuo, di mulino.
      Poi, ci tengo a chiarirlo, la “ditta” non è sponsorizzata dal sottoscritto. Io scrivo di ciò che mi piace (e mi pare). Punto.

      p.s.
      se anche non scrivi tutto in maiuscolo ti leggiamo lo stesso…

  8. Caro simone,ti srivo in minuscolo e per l’ultima volta,non so’ quali siano i tuoi rapporti con la ditta in questione,ma sappi che mettere cosi’ in risalto un prodotto e’ sicuramente una forma di pubblicita’ e non credo che tu lo faccia per opera pia,comunque non voglio entrare nel merito.ma od onore della verita’ questa ditta non si e’ inventato nulla a preso in giro i modelli piu’ in voga(di cui molti sono i miei) e se li e’ fatti rifare. o.k. a fatto bene,ma visto che non e’ farina del suo sacco mi va’ di dirlo.saluti e se passi per Roma vieni a trovarmi.Piero

    1. Caro Pietro, sono felice che la discussione non sia degenerata.
      Gli articoli che facciamo sono segnalazioni. Non ci pagano: sono “opere pie”, come dici tu. Gli occhiali di cui sopra li ho conosciuti acquistandone un paio, venduti da quello che poi ho scoperto (al Pitti) essere uno del brand.
      Poi che tu voglia fare le tue precisazioni va benissimo. E’ giusto che i lettori abbiano tutte le informazioni e poi si facciano la loro idea.
      Quello che criticavo, fin dall’inizio, è il modo in cui l’hai fatto.

  9. Caro Simone, avevo detto che avrei risposto per l’ultima volta,ma non posso esimermi da fare un ultimo commento.
    Nel tuo blog tu evidenzi 9 (nove) modelli di occhiali che sono quasi una collezione,quindi si tratta assolutamente di pubblicita’.Comunque volendo credere alla tua buona fede ti spiego io cosa stai pubblicizzando. I signori marchigiani che io conosco benissimo, non hanno fatto altro che andare in una fabrica di occhiali poco seria e si sono fatti rifare quasi tutti i modelli della mia collezione piu’ qualche altro modello che anno trovato nella stessa fabrica.Non anno mai disegnato un occhiale sono solo dei furbacchioni e siccome sono venuti a rompere le uova nel mio paniere spreco un po’ di tempo a scriverti.vai sul mio sito http://www.mitociocari.it e ti renderai conto di cosa sto parlando,vendo questi modelli da molti anni ed Arisa per puro caso mi a dato notorieta’.Piero Ciocari

    1. Caro Pietro, vedo di concluderla qui pure io.
      Non dubito affatto, né ho mai dubitato di ciò che dici. Fino a prova contraria ciascuno può dire ciò che vuole.
      Per quanto riguarda ciò che tu credi sia una pubblicità in realtà è un post come tanti altri (ce ne sono 4065, ad oggi, su Frizzifrizzi, e diversi con più immagini rispetto a quelle che ci sono in questo post) e, ti assicuro, nessuno ci ha dato un euro per farlo…

  10. Salve
    sono un 'ottico della capitale e vorrei stigmatizzare intorno al "turbillon" creato qui sopra.

    Qui nessuno si è inventato nulla: Sdrunk ha sicuramente copiato stili passati,come fanno del resto tutti ( e dico TUTTI) i marchi che nascono in Italia, vecchi o nuovi che siano.

    Asempi : il modello perfettamente tondo con attacco del musetto e aste centrali è un medello storico dell'azienda londinese Cutler&Gross; il fatidico modello di Arisa( ndr. quello di Sdrunk che ha alzato il polverone è comunque differente da quello della Mito Occhiali) è della Mito che è poi una rivisitazione di stili che non sono nati per cultura e per storia nella nostra penisola, bensi' negli States nella prima metà degli anni '20 ( vedere Moscot, New York).
    Ad onor del vero con accento critico, parlando ancora del modello di Arisa ( che è il Roma 4) , questi è copia conforme del modellostorico AMP della linea Fiction di L.A.Eyeworks , altro prestigioso brand americano: dalla east alla west coast , da New York a Los Angeles il risultato non cambia ; questi stili tipo all'Arisa( che devo citare per farmi capire dall'italiano medio) non fanno parte del nostro bagaglio creativo di occhialeria made in Italy.

    Fabrizio

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