Skathéroism: i (finti) nomadi dello skate

Skathéroism

Jean è un diciassettene che fa skate. Stanco di doversi accontentare di periferie e skate park, decide insieme ai suoi amici di andarsene dalla metropoli ed iniziare a vivere da nomade ed in un certo senso di seguire le orme della sua famiglia. Dopotutto Jean è nato in una roulotte, che ora ha deciso di risistemare, tappezzandola con le foto dei suoi avi, zingari e giostrai, e con quelle scattate sopra alle tavole da skate.

Sarebbe una bellissima storia, se non fosse che è falsa.
E’ comunque una bellissima storia, visto che è lo spunto per una mostra itinerante (e non poteva essere che così) del fotografo torinese Raoul Gilioli, che ha creato Jean per fargli fare da narratore al suo racconto per immagini che fonde tradizioni gitane, skate culture e soprattutto una riflessione sulle nostre città e la ghettizzazione del diverso (skater o zingaro).

Insieme alla foto, la mostra si porta dietro anche rampe, roulottes vintage (pure una dove far benedire la propria tavola dalla madonna gitana) e strombettante musica zingara.

Sponsorizzata da DC, Skathéroism fa la sua prima tappa a Torino, per poi passare a Milano, Genova, Roma e Napoli.

Skathéroism
dal 7 al 21 maggio 2009
@ Associazione Culturare Azimut
via S.Agostino 30, Torino
(vedi mappa)

Prossime tappe:
11 giugno @ P4 Temporary Gallery, Milano
4 settembre @ Urban Star, Roma
18 settembre @ Compagnia Unica, Genova
22 ottobre @ Rising Mutiny, Napoli

co-fondatore e direttore
Mostra Commenti (2)
  1. intanto complimenti per il blog, lo trovo sempre preciso e fonte di idee e stimoli,il senso critico lo rende autentico e una buona guida alle cose interssanti in giro.
    leggendo il redazionale su skatheroisme,mi è venuta voglia di scrivere ,intanto per ringraziarvi della pubblicazione e poi per una riflessione che faccio e ho fatto dall’inizio sul lavoro proposto..
    baffi finti vestiti finti storia finta vs rom veri discariche vere piazzaloni polverosi di giostrai emarginazione vera..umm
    troppa responsabiltà fare un reportage fotogafico sui nomadi,ci ho vissuto un anno dormendo in tre in roulotte,va bene così.
    avevo voglia di raccontare una fiaba con i baffi finti fatti con le alghe come in spongebob…)

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